Uno dei più grandi problemi della comunicazione, in particolare la comunicazione aziendale, è l’inutile complessità.
Vi è mai capitato di ricevere e-mail troppo lunghe o telefonate a senso unico che vi hanno ubriacato di paroloni incomprensibili? Oppure di assistere a presentazioni senza capire cosa volesse dire l’oratore?
Perché complicare la comunicazione? Forse per impressionare, per avere più autorevolezza, per mostrare più competenze…
Vi assicuro (e so che siete d’accordo con me) che il risultato di comunicazioni inutilmente complicate è esattamente l’opposto.
Come massimizzare il potere delle nostre parole?
SEMPLIFICANDOLE:
evitiamo voli pindarici e andiamo al nocciolo della questione
usando un linguaggio semplice e facilmente comprensibile.
Per chi non lo conoscesse, questo è il K.I.S.S. Method. K.I.S.S. è l’acronimo di “Keep it simple, stupid”.
È nato come principio di progettazione dalla Marina degli Stati Uniti nel 1960 e ha affermato che la maggior parte dei sistemi funziona meglio se viene mantenuta semplice piuttosto che complicata. La semplicità dovrebbe essere un obiettivo e la complessità non necessaria dovrebbe essere evitata.
La comunicazione non deve essere difficile per essere efficace; ecco quattro modi per mantenerla semplice:
- Puntiamo alla Chiarezza piuttosto che all’intelligenza
Avrete sicuramente visto qualche pubblicità, magari anche piacevole, ma che alla fine non avete capito. Siamo tutti d’accordo sul fascino dell’allusione, ma non dimentichiamo che tutti noi comunichiamo per dire qualcosa e soprattutto ottenere un risultato.
Per evitare di confondere le persone, puntiamo sempre alla chiarezza.
Quando siamo chiari, tutto diventa più facile. Le persone capiscono cosa offriamo, il nostro valore, cosa ci differenzia e come possiamo aiutarli. La chiarezza aiuta gli altri a conoscerci e a fidarsi di noi.
- Evitiamo termini inutili
Ogni settore ha il suo vocabolario specifico, ma se non stiamo scrivendo un manuale tecnico e vogliamo comunicare (ad esempio) con nuovi potenziali clienti, evitiamo di farli sentire inadeguati. Cerchiamo piuttosto di invogliarli a conoscerci con un atteggiamento semplice ed accogliente.
Spesso diamo per scontato che tutti comunichino nello stesso modo in cui lo facciamo noi, dimenticando che il pubblico potrebbe vivere una realtà diversa. Adottiamo un linguaggio semplice e i nostri messaggi verranno ricevuti e compresi.
- Rendiamo la brevità nostra Amica
Mark Twain disse notoriamente: “Se avessi avuto più tempo, avrei scritto una lettera più breve”, un riferimento a quanto sia più difficile la brevità della lunghezza.
Non dimentichiamo che i meandri sono sinonimo di disorganizzazione e insicurezza. Peggio ancora, perdendoci nei meandri perderemo l’attenzione del pubblico e l’opportunità di connettersi a noi.
Per trasmettere un messaggio, pensiamo in modo conciso e convincente. Cerchiamo di essere intenzionali riguardo alla nostra comunicazione: eliminiamo il superfluo e arriviamo al punto.
- Concentriamoci su UN solo obiettivo per messaggio
Quando vogliamo spiegare troppo, la comunicazione diventa dispersiva. E’ buona regola che ogni comunicazione ruoti attorno ad un unico tema centrale. Questo ci costringe ad essere concentrarti sul tema, e quell’attenzione agevola una migliore comprensione per il nostro pubblico.
K.I.S.S. Method, un modo semplice (e onesto!) per comunicare.
Angela Merati
#buonacomunicazione