Riflettori accesi sulla Ribolla Gialla durante l’ultima edizione del Vinitaly 2022: molti di voi ne avranno sicuramente sentito parlare essendo una tendenza di consumo in crescita tra gli italiani, decisamente apprezzata anche all’estero.
“La Ribolla Gialla è il vino simbolo del Friuli Venezia Giulia in cui troviamo rinchiuse le caratteristiche di questa Regione: qualità, capacità, unità. Presenteremo la Ribolla come solo questa regione sa fare ovvero in mille modi diversi e tutti d’eccellenza. C’è un’intima unione tra la regione e la presenza di questo vitigno che ne determina l’identità… la sua promozione va avanti con convinzione” ha dichiarato l’assessore Stefano Zannier all’apertura della manifestazione.
Molte le iniziative per far conoscere la Ribolla durante il Vinitaly: la regione ha puntato ad una promozione unitaria all’insegna della Ribolla Gialla associata al marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia”.
Sono state organizzate classi di degustazione per presentare a buyer, giornalisti e sommelier di fama internazionale le tante sfaccettature della Ribolla, creando nel contempo l’occasione per conoscere un meraviglioso territorio a mio avviso ancora da valorizzare.
Un importante progetto è stato messo online: RibollaGialla.org, un sito che vi invito a linkare per scoprire vini, produttori, territori e tante esperienze di turismo enogastronomico che potreste organizzare in questa peculiare area geografica del Nord-Est Italia.
Forse ci siamo, è la grande svolta!
Ma poi cos’è successo?
Proprio mentre Doriano Andreas, Responsabile Commerciale del Progetto Ribolla Gialla, annunciava il recente lancio di RibollaGialla.shop (e-commerce dedicato esclusivamente a queste eccellenze del FVG), ecco passare sulle reti Mediaset la pubblicità di una Ribolla Gialla a € 1,99!
Erano le ore 7:30 di lunedì 11 aprile: mi stavo preparando per recarmi al Vinitaly quando – tra una notizia e l’altra del TG5 – vedo lo spot andare in onda, spot riproposto in fascia serale (non ho avuto modo di verificare i passaggi durante la giornata) e programmato per tutto il periodo della promozione, ossia l’intera settimana di Pasqua. Subito ho pensato di recuperare un “esemplare” di questa etichetta per testarne personalmente la qualità… peccato non sia riuscita ad accaparrarmi nemmeno una bottiglia!
Reazione del mercato? Boom di vendite. Impossibile reperire la Ribolla Gialla a € 1.99. Esaurita in poche ore nei discount.
Reazione dei produttori? Immediata e comprensibile polemica ben rappresentata su FriuliOggi.it
La campagna è terminata, la promozione si è conclusa ma l’amarezza permane.
Dove può portare la battaglia sul prezzo?
Ha senso lasciare che uno (o pochi) produttori distruggano in poche ore la reputazione e la credibilità di un prodotto che dovrebbe essere eccellenza rappresentativa di un territorio, motivo di orgoglio e distinzione per aziende serie, oneste ed impegnate a tutelare un patrimonio che vale ben oltre il “piccolo bottino” pasquale di questa fantomatica etichetta?
Vendere è una cosa, svendere è altro… Voi regalereste un buon prodotto? Sicuramente no, perché mai dovreste farlo?!
Cosa c’era in quelle bottiglie? Ribolla Gialla o altro? Forse una minima percentuale di Ribolla e… chissà!
Intanto in molti l’hanno bevuta: nella migliore delle ipotesi alcuni hanno apprezzato un vino che identificheranno come Ribolla Gialla (seppur di dubbia qualità), nella peggiore delle ipotesi altri delusi non si avvicineranno mai più a questo nome.
E allora cosa fare?
I disciplinari, la promozione e l’educazione dovrebbero stringersi e lavorare insieme per vietare operazioni commerciali come queste, ma è fondamentale ESSERCI!
La Ribolla (o presunta tale) a € 1,99 c’era in TV, c’era per il grande pubblico: pur senza grandi doti ha saputo sfruttare al meglio il potere della comunicazione per raggiungere il suo target di riferimento, e ha centrato l’obiettivo sfruttando (per altro) investimenti pubblicitari di un altro noto brand della grande distribuzione.
È fondamentale ESSERCI: i disciplinari, la promozione e l’educazione possono ostacolare operazioni commerciali come queste, ma devono coordinarsi e comunicarsi nel loro FARE per non disperdere le preziose risorse investite.
Politiche di prezzo che impediscano la svendita, certificazioni, una comunicazione istituzionale, controlli di qualità… Si pensa sempre che le grandi azioni debbano partire dall’alto, ma credo sia altrettanto importante ed incisiva la forza della collaborazione di chi sta sul campo.
Mi rivolgo ai produttori: rispondete alla battaglia sul prezzo con la battaglia per la qualità!
- Informate il pubblico,
- fate conoscere le vostre peculiarità,
- unite le forze per condividere i costi della comunicazione, campagne, export, eventi, tour itineranti…
- educate chi veicola i vostri vini (non solo sommelier ma anche barman e personale di sala),
- fate sapere che ci siete,
- fate capire che la Ribolla Gialla è un’eccellenza
- coinvolgete il vostro target in modo vero ed emozionante,
- trasferite la vostra passione e lasciate da parte i soliti cliché che ormai (credetemi) hanno davvero stancato.
Ci sarà sempre chi farà strategia di prezzo, fa parte del mercato:
l’unico modo per contrastarla è la strategia della qualità, ma ribadisco, è fondamentale esserci!
Se il cliente non vi conosce, il cliente non potrà mai scegliervi.
Il giusto rapporto qualità/prezzo è espressione di un doveroso rispetto nei confronti di tutti, produttori e consumatori.
L’educazione, la conoscenza del vino attraverso incontri veri (non il solito storytelling a senso unico), quel coinvolgimento che porta al contatto con le persone sono sicuramente grandi opportunità per valorizzare brand e territori: ed è qui che rientrano in gioco Enti, Istituzioni e Associazioni, nel coordinare, tutelare e sostenere (anche economicamente) le grandi attività di educazione, promozione e divulgazione per essere RICONOSCIUTI e RICONOSCIBILI, fedeli custodi alla propria identità.
#buonacomunicazione